Colonna di Sant’Antonio

La statua, realizzata in onore del Santo Taumaturgo, fu eretta nel 1624 - come riportato sul basamento -  di fronte al luogo in cui sarebbe sorta la chiesa matrice. Nel 1925 la colonna venne sistemata nella posizione attuale, in piazza Episcopo, lungo il tratto iniziale di via Vittorio Emanuele.

La colonna, in pietra leccese, presenta un fusto liscio che poggia su un basamento a plinto parallelepipedo, sormontato da una “base attica”, il fusto sostiene un capitello di ordine composito, in cui le volute sugli spigoli dell’ordine ionico si uniscono agli elementi corinzi, nella parte inferiore, costituiti dai due ordini di foglie di acanto. In cima al capitello è collocata la statua, di bella fattura, opera dell’artigianato locale che, secondo la tradizione tramandata oralmente, fu voluta ed eretta come ringraziamento al Santo che aveva mantenuto lontana da Nociglia una piccola pestilenza.

IL CULTO DI SANT’ANTONIO

Il culto di sant’Antonio a Nociglia risale al XIII secolo, introdotto dai frati francescani, ma è nella prima metà del Seicento, il periodo in cui fu realizzata la colonna e la vecchia chiesa matrice, che il Santo dei Miracoli verrà scelto dai nocigliesi come protettore della comunità, sostituendo san Nicola di Myra.

La sostituzione di un santo patrono a seguito di un evento miracoloso non era un episodio così raro, e ancor meno rara era la sostituzione di un santo patrono orientale, san Nicola, con un santo occidentale, sant’Antonio, questo probabilmente rientrava nel processo di latinizzazione del Salento, una terra in cui il rito greco era sopravvissuto più a lungo, sia per la presenza dell’impero bizantino che per quella dei monaci basiliani.  

Nello stesso itinerario:

📍 Chiesa di San Nicola Vescovo

📍 Palazzo Baronale "Gallone Pignatelli"

Bibliografia: F. DE DOMINICIS, Nociglia Storia tradizioni documenti, Cavallino 2001